Il teatro / Peter Handke. Attacco al sistema
L’Italia è uno dei pochi paesi al mondo in cui Peter Handke è noto quasi soltanto come romanziere: il che la dice lunga sia su quanto il genere teatrale sia considerato, da noi, la cenerentola nella gerarchia culturale, sia sul provincialismo che non lo fa percepire come una lacuna. Peter Handke è invece uno fra i drammaturghi più importanti del panorama teatrale internazionale: ed è stato proprio un testo teatrale, Insulti al pubblico, che l’ha reso famoso al grande pubblico tedesco; ed è da drammaturgo più che da romanziere che Wim Wenders lo chiamò, nel 1987, a firmare la sceneggiatura del celebre Il cielo sopra Berlino. Ora, finalmente, Quodlibet colma quella lacuna editoriale (l’ultima introvabile edizione del teatro di Handke, di Feltrinelli, era del 1969), ripubblicando i primi...
Scritture d’emergenza / Nel vuoto
In scena una donna giovane o molto giovane. 1. Eccomi sono qui io sono qui in carne ossa sangue nervi sono qui giovane essere umano qui dietro il muro dello schermo e parlo a te a te che mi guardi di là da questo muro tu mi guardi e mi chiedi che cos’è questo vuoto fino a quando durerà questo vuoto questo vuoto intorno questo spazio vuoto questo spazio vuoto fra me e te fratello amico mio amante mio assassino noi siamo qui io di qua dal muro dello schermo tu di là dal muro dello schermo e tutti gli altri intorno tutti davanti al muro dello schermo tutti in ginocchio davanti a un muro tutti in questo vuoto questo vuoto fuori questo spazio vuoto ...
Apocalisse / Franzobel, La zattera della Medusa
18 luglio 1816: nel mare al largo della Mauritania il brigantino Argus avvista tra i flutti un relitto alla deriva. Avvicinandosi, i marinai vedono che – aggrappati a quello scampolo di assi di legno – ci sono i corpi consunti di quindici uomini, da tredici giorni alla deriva in mare, preda della fame, della sete, delle onde. Sono gli unici superstiti dei 147 passeggeri saliti a bordo di una zattera messa su alla bell’e meglio dopo che la nave francese Medusa si è arenata nelle sabbie africane d’Arguin. Mentre i superstiti raggiungono Parigi, la loro storia scuote e interroga l’opinione pubblica: cosa è successo su quella zattera? Come hanno fatto a resistere? E soprattutto: cos’è successo agli altri? Questo il plot, ferocemente giallistico, di La Zattera della Medusa, ultimo...
Drammaturgo e scrittore / Roland Schimmelpfennig. In un chiaro, gelido mattino
Il nome è molto difficile da pronunciare. E anche da ricordare. Ma bisogna farlo, questo sforzo, giacché Ronald Schimmelpfennig è sicuramente tra i massimi scrittori contemporanei tedeschi e non solo. Generazione 1967, originario di Göttingen e formatosi a Monaco, Schimmelpfennig è tra i drammaturghi viventi più rappresentati al mondo. La sua più importante messinscena italiana – nonché, che io sappia, l’unica – è del gennaio 2014, al Piccolo Teatro di Milano: Visita al padre, uno spettacolo magnifico con Paola Bigatto, Anna Bonaiuto, Caterina Carpio, Marco Foschi, Mariangela Granelli, Massimo Popolizio, Sara Putignano e Alice Torriani, nella regia profonda e intelligente di Carmelo Rifici. Visita al padre è rimasto per cinque anni anche pressoché l’unico lavoro reperibile in...
China MiévilleI, La fine di tutte le cose / Visioni
Che i generi appartenenti al campo del “non realistico” – fantascienza, horror, fantasy, e così via – stiano godendo di una generale riabilitazione è cosa nota. Così com’è altrettanto risaputo che quegli stessi generi godono oggi di straordinaria salute: sotto la generica etichetta del weird prolifera un’incredibile vitalità che a poco a poco finalmente emerge alla luce. Quello che, almeno in Italia, non è invece ancora abbastanza noto, è che questo terreno così fertile ha generato da una decina d’anni uno scrittore poderoso e importante: China Miéville, inglese, nato nel 1972. In Italia lo pubblica Fanucci, e ha già all’attivo nove romanzi su cui è molto difficile imporre una catalogazione di genere: alfiere dell’urban fantasy, sì, ma di quel new fantasy contemporaneo che da anni si...
La straziante resurrezione di Victor Frankestein / Il pensiero tragico di Thomas Ligotti
Di Thomas Ligotti si sa poco, quasi niente: qualche piccola, sfocata fotografia in bianco e nero su Internet; qualche rara intervista e qualche ancor più raro aneddoto; un (probabile) autoritratto scorciato nel faceto raccontino L’interminabile soggiorno degli amici di casa Usher: «È malatissimo. I suoi sensi e il suo sistema nervoso patologicamente sensibili sopportano soltanto i rumori più lievi, la luce più bassa e una routine di generica immobilità». Il suo nome è lampeggiato nelle cronache pop – certo non per sua responsabilità – per via dell’accusa di plagio che i suoi devoti ammiratori hanno lanciato contro Nic Pizzolatto, autore della serie cult True Detective. Mike Davis ha infatti sostenuto, fonti alla mano, che Pizzolatto avesse plagiato interi brani di La cospirazione contro...
Byron e Foscolo / Splendore e miseria dell’Eroe Romantico
Ci sono libri che non si limitano ad avere un valore singolare ma, letti accanto ad altri libri, assumono un significato ulteriore: il loro rapporto permette talvolta di rendere leggibile un fenomeno altrimenti invisibile. Credo sia questo il caso di due libri usciti in questi ultimi mesi: Un vaso d’alabastro illuminato dall’interno, di George Byron (Adelphi) e Forsennatamente. Mr. Foscolo, di Luigi Guarnieri (Nave di Teseo). Il primo è la pubblicazione dei diari di quello che rimane tuttora il più importante poeta romantico inglese; il secondo la ricostruzione biografica degli anni londinesi di quello che rimane tuttora il più importante poeta romantico italiano. Due libri che presentano delle tangenze importanti, e soprattutto muovono in un orizzonte comune. I referti byroniani sono...
Struggle for life / Nelle serie tv sono spariti i poveri
In origine era Breaking Bad. Un’ambiguità nascosta, un sotterraneo non-detto così imponente da risultare invisibile. Ad essersene accorto sembra essere stato il solo Raffaele Alberto Ventura, che nel 2016 in un articolo su IL, a proposito dell’ormai mitologico docente di chimica che, per pagarsi le cure per il cancro, si dà allo spaccio di metanfetamine, perfidamente faceva notare che «Walter White quelle cure potrebbe benissimo pagarsele. Potrebbe se accettasse di rivolgersi a un medico convenzionato con la sua assicurazione, potrebbe se per puro orgoglio non avesse rifiutato una certa offerta di lavoro, e soprattutto potrebbe se il suo stile di vita non prevedesse una villa con piscina e una moglie casalinga da mantenere. Uno stile di vita, la cosiddetta american way of life, che sulla...